La Pontificia Basilica Minore di Sant'Antonio di Padova è uno dei principali luoghi di culto cattolici della città di Padova, in Veneto.
Conosciuta dai padovani semplicemente come il Santo, è una delle più grandi chiese del mondo ed è visitata annualmente da oltre 6,5 milioni di pellegrini, che ne fanno uno dei santuari più venerati del mondo cristiano. Non è comunque la cattedrale della città, titolo che spetta al duomo. In essa sono custodite le reliquie di sant'Antonio di Padova e la sua tomba.
La piazza del Santo, antistante, ospita il monumento equestre al Gattamelata di Donatello. Donatello realizzò anche le sculture bronzee che Camillo Boito ha collocato sull'altare maggiore da lui progettato.
Ha la dignità di basilica pontificia. Con i Patti lateranensi, la proprietà e l'amministrazione del complesso antoniano furono cedute alla Santa Sede, pur rimanendo territorialmente parte dello Stato italiano. L'attuale delegato pontificio è l'arcivescovo Fabio Dal Cin, prelato di Loreto e delegato pontificio del santuario della Santa Casa.
Il governo pastorale e la gestione amministrativa della basilica di Sant'Antonio sono regolati dalla costituzione apostolica Memorias Sanctorum di papa Giovanni Paolo II del 12 giugno 1993, la quale definisce i compiti e le relazioni tra la delegazione pontificia, i frati francescani e la Veneranda Arca di Sant'Antonio, che dal 1396 funge ininterrottamente da fabbriceria del complesso antoniano .
La basilica è retta dai francescani dell'Ordine dei frati minori conventuali.