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Pavia / Italia

Pavia è un comune italiano di 73 195 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Lombardia. Posta 34 km a sud di Milano, lungo la Via Francigena e sulle rive del fiume Ticino, poco a nord dalla confluenza di quest'ultimo nel Po, la città affonda le sue origini all'epoca delle tribù galliche; successivamente divenne municipium romano con il nome di Ticinum. Nel Medioevo fu capitale per due secoli del regno longobardo e poi, dal 774 al 1024, capitale del Regno Italico e dal 1361 è sede di un'università. Le origini antiche e un passato storico di rilievo hanno lasciato in eredità a Pavia un ragguardevole patrimonio artistico: fra le principali attrazioni turistiche si annoverano il Castello Visconteo, la basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, la Pinacoteca Malaspina, il Duomo, la basilica di San Michele Maggiore e il Ponte Coperto. La città è inoltre il capoluogo di una provincia dedita soprattutto all'agricoltura, in particolare a viticoltura, risicoltura e cerealicoltura; poche sono le industrie.

Musei civici di Pavia

Pavia / Italia

I Musei Civici di Pavia, detti anche Musei del Castello visconteo, sono un'istituizione che raggruppa i vari musei comunali della città di Paviaː la sezione archeologica e altomedievale con reperti romani, goti e longobardi, la sezione Romanica e Rinascimentale, la Pinacoteca Malaspina, il Museo del Risorgimento, la Gipsoteca e il Museo etnografico Robecchi Bricchetti. Attualmente è ospitata all'interno del Castello visconteo.

Pinacoteca Malaspina

Pavia / Italia

La Pinacoteca Malaspina è la pinacoteca civica di Pavia. Costituisce una sezione dei Musei civici di Pavia, ospitati all'interno del Castello visconteo.

Chiesa di San Francesco (Pavia)

Pavia / Italia

La chiesa di San Francesco Grande è un edificio religioso cattolico di Pavia. La sua edificazione fu iniziata nel 1228 e si concluse nel 1298. La chiesa si trova a nord est del blocco storico dell'Università. È sede parrocchiale dal 1805. Accanto alla chiesa sorgeva il convento dei frati Minori Conventuali che conteneva tre ampi chiostri, demoliti nel 1708. Il convento fu soppresso nel 1781 da Giuseppe II, che vi installò in Collegio Germanico-Ungarico, trasformato più tardi in caserma, ora sede del Collegio Cairoli.